• Tecniche di mobilizzazione passiva delle articolazioni, dei tessuti muscolari e fasciali volte al ripristino del normale range di movimento.
•  Esercizi  di recupero della  propriocezione delle articolazioni (capacità di riequilibrarsi, attraverso meccanismi riflessi neuromuscolari, in seguito a perdita di stabilità e congruenza delle superfici articolari)
•  Esercizi specifici di rinforzo muscolare
• Recupero funzionale dei movimenti della vita quotidiana e del gesto atletico

Il massaggio svolge sia un’importante azione preventiva, sia un’azione curativa in caso di lesione muscolare. Attraverso la massoterapia, infatti, si migliora la vascolarizzazione delle fibre muscolari e stimola le unità contrattili, preparandole al lavoro di contrazione e riducendone così lo stress da overuse. Inoltre un corretto massaggio favorisce l’apporto di ossigeno e di substrati energetici ai tessuti e contemporaneamente ne favorisce il rilassamento.

La tecnica del massaggio linfodrenante, noto come linfodrenaggio, è anche noto con altri nomi, come, ad esempio, drenaggio linfatico manuale ometodo Vodder. Negli anni Trenta, Emil Vodder, medico danese, notò che, tra i suoi pazienti, quelli che soffrivano di infezioni croniche delle vie respiratorie avevano i linfonodi molto ingrossati sul collo. Sperimentò che, massaggiandoli, si potevano ottenere dei risultati sbalorditivi. Vodder arrivò a comprendere che se i linfonodi non sono in grado di purificare la linfa, questa si trova a ristagnare e ciò causa diversi malesseri. Il massaggio di Vodder mira dunque a riattivare la circolazione della linfa per evitare accumuli di impurità. Le sue applicazioni sono sia in campo medico che estetico.

Indicazioni:

• Edemi linfostatici primari
• Edemi linfostatici secondari: postrumatici, postoperatori, malattie reumatiche, osteoporosi, malattie sistemiche del tessuto connettivo, edemi venosi, edemi locali del sistema nervoso centrale e periferico, edemi in ambito oncologico